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PAPPAGALLI
CONSIGLI E CURIOSITà

Semi, bacche, noci e frutta fanno parte della ricchissima dieta dei pappagalli che vivono allo stato selvatico, ad eccezione dei Lori e i Lorichetti, che si alimentano di nettare, polline e frutta. Pertanto in cattività, per riprodurre le condizioni naturali, i pappagalli vanno nutriti con una buona miscela di semi con qualche noce, integrata quotidianamente con frutta fresca a pezzetti, oppure con verdure (soprattutto legumi), crude o cotte. Va bene qualunque tipo di frutto o ortaggio che mangiamo noi stessi, tranne l’avocado, che è tossico per i pappagalli, come pure il cioccolato! Una dieta di granaglie e frutta può essere arricchita o a volte sostituita con del mangime estruso. L’estruso, oltre ad essere molto digeribile, evita la selezione degli ingredienti da parte del pappagallo, assicurando il corretto bilanciamento dei diversi principi nutritivi. L’estruso è quindi ottimo dal punto di vista del fabbisogno nutrizionale, ma non tiene conto delle altrettanto importanti necessità “psichiche” dei pappagalli, come quella di essere impegnati nell’attività di spaccare noci, sbucciare semi e frutta con il becco. Possiamo dare ai pappagalli occasionalmente qualche biscotto all’uovo, dello yogurt magro, un uovo sodo, ma in quantità limitata, poiché i pappagalli tendono a mangiare solo quello che più piace a loro, trascurando il resto, con conseguenti problemi di obesità dovuti alla sovralimentazione. I pappagalli sono dotati di un numero elevato di papille gustative, superiore a quello di qualunque altro volatile, e ciò permette loro di distinguere un’alta varietà di sapori. Anche per questo motivo possono essere particolarmente esigenti e selettivi nell’alimentazione. Come per tutti gli animali, non deve mai mancare dell’acqua fresca, cambiata ogni giorno e messa a disposizione in appositi abbeveratoi, appesi alla gabbia.

PER I PICCOLI C’È IL PASTONCINO DA IMBECCO

Può capitare che i genitori non alimentino correttamente i piccoli. In questi casi possiamo sostituirci a loro, somministrando un pastoncino da imbecco, con un cucchiaino o una siringa senza ago. Lo svezzamento a mano facilita un accrescimento corretto, evitando problemi di malnutrizione, ma può avere influenza anche sulla personalità degli animali, rendendoli particolarmente docili ed abituati al contatto con l’uomo. È stato osservato come la fase dello svezzamento sia un momento molto delicato e importante nella vita del pappagallo, e come abbia dei risvolti cruciali nella formazione del suo carattere. Il pappagallo, infatti, riconosce colui che lo imbecca e gli altri individui intorno a lui come il suo stormo, o la sua famiglia, creando un legame indissolubile per la vita.

MATTI PER I SEMI GERMINATI!

Anche i pappagalli, come canarini e cocorite, sono matti dei semi germinati. Questi semi, ricchi di proteine, aminoacidi e altri numerosi nutrienti grazie al processo di germinazione, sono un vero e proprio tocca sana per i volatili. Utilizzati soprattutto in fase di crescita o riproduzione, sono un’ottima variante alla dieta giornaliera. La germinazione, che non è altro che l’inizio della trasformazione del seme in pianta, scaturisce dall’umidità, e trasforma le sostanze di riserva del seme in molte sostanze importanti alla crescita, come gli aminoacidi, acidi grassi e glicerolo, maltosio e glucosio. Per ricrearla in casa, bisogna mettere i semi o i legumi scelti in ammollo in acqua, alla quale aggiungeremo del disinfettante (amuchina) per prevenire l’insorgere di muffe e batteri. Dopo qualche ora in ammollo, i semi vanno sciacquati con abbondante acqua corrente e lasciati riposare per qualche ora in un ambiente abbastanza caldo (20-24° C) e possibilmente buio. Successivamente si lavano nuovamente i semi e si lasciano riposare ancora. Questo procedimento si ripete finché non vedremo spuntare la classica puntina bianca da tutti i semi. I semi o legumi che abitualmente si fanno germinare per i pappagalli sono il girasole bianco, il cartamo, il girasole nero piccolo e l’azuki. Una volta pronti, i semi germinati posso essere forniti tal quali o aggiunti a della frutta o verdura fresca. A fine giornata, bisogna sempre eliminare dalla ciotola eventuali avanzi, per evitare che si formino muffe. ​

I PAPPAGALLI SONO ANIMALI DA COMPAGNIA?

Ara, cacatua, amazzoni e soprattutto i cenerini sono tra le specie di pappagalli quelle più adatte ad essere allevate come animali da compagnia, perché sono molto intelligenti, si affezionano al proprietario. Per la maggior parte delle persone i pappagalli sono soltanto degli imitatori. In realtà sono in grado di associare alle parole che ripetono il loro significato e di esprimere intere frasi nel giusto contesto di una conversazione. Il comportamento del cenerino, che probabilmente è il pappagallo più intelligente tra tutti, a volte ricorda il comportamento di un bambino curioso di due-tre anni. Proprio per la loro intelligenza, a differenza dei fringillidi (canarini, diamantini, cardellini), i pappagalli sono animali molto esigenti dal punto di vista delle attenzioni e del tempo che si può loro dedicare, e soffrono moltissimo se vengono trascurati, fino a sviluppare problemi comportamentali, come lo strapparsi le penne.

GABBIA O VOLIERA

La gabbia è essenziale per i pappagalli, è il loro rifugio, il loro angolo sicuro. Le sue dimensioni dipenderanno dalla specie dell’animale e da quanto tempo si prevede che il pappagallo passerà nella sua gabbia. Poiché sono animali molto intelligenti, i pappagalli possono essere in grado di aprire la porta della gabbia o voliera. Per questo motivo bisogna accertarsi che il sistema di chiusura della gabbia sia a prova di pappagallo. Poiché sono animali molto socievoli, è bene posizionare la gabbia in un punto della casa dove il pappagallo non si annoia, possa ascoltare chi gli sta attorno, partecipi alle attività della famiglia e stia in compagnia. Anche quando viene tenuto in casa, il pappagallo non dovrà trascorrere tutta la giornata in gabbia, ma avrà bisogno di passare alcune ore libero, su qualche trespolo, in particolare al mattino quando è più attivo e ha più bisogno di spendere energia. Energia che si recupera poi dormendo. I pappagalli devono poter dormire ininterrottamente per 10-12 ore, in un ambiente completamente buio e silenzioso. Cosa che non accade se vengono lasciati in una stanza in cui vi è attività fino a tardi, con luci e televisore accesi o gente che parla. Non è neppure sufficiente coprire la gabbia con un telo. Molto meglio spostare il pappagallo, per il riposo, in una stanza apposita, anche trasferendolo in una gabbia più piccola, per la notte.

GINNASTICA E GIOCO PER UNA VITA SEMPRE ATTIVA

I posatoi servono anche come ginnastica delle zampe. Per questo è preferibile che siano in legno, di diametri diversi e tali da permettere alle dita di circondare il posatoio senza toccarsi. Ideali sono dei rami naturali, con la corteccia, difformi e contorti, che andranno sostituiti quando il pappagallo si sarà divertito a distruggerli. Allo stato selvatico i pappagalli trascorrono moltissimo tempo a cercare il cibo e a interagire tra loro. La vita in cattività rischia di essere molto noiosa per loro, mentre l’intelligenza va costantemente stimolata e nutrita. Per questo motivo è utile mettere all’interno della gabbia dei giocattoli con cui il pappagallo possa tenersi occupato quando è da solo e non ha la nostra compagnia. Quando si vuole inserire un nuovo giocattolo, lo si dovrà porre vicino alla gabbia per un po’ di tempo, per permettere al pappagallo di abituarsi alla sua presenza, senza spaventarsi. Una volta familiarizzato con l’oggetto, ci giocherà fino a distruggerlo, ma è a questo che servono, oltre che a sfogare l’esigenza di triturare, mantenendo il becco in ottima forma.

IL TRESPOLO

Per spostare il pappagallo da una stanza all’altra, in modo che stia sempre in compagnia di qualcuno, è utile possedere qualche trespolo dove il pappagallo si appoggerà . Per fare questo l’animale deve essere ben socializzato, altrimenti si rischia che si allontani, volando via. È decisamente sconsigliato utilizzare le catenelle da legare alle zampe perché sono molto pericolose: se il pappagallo si spaventasse e spiccasse il volo potrebbe fratturarsi un arto. Quando non è sorvegliato, il pappagallo deve essere rimesso al sicuro nella gabbia.

AI PAPPAGALLI PIACE FARE IL BAGNO?

Il bagno è decisamente amato dai pappagalli, soprattutto d’estate. Il bagno può essere fatto impiegando un nebulizzatore, usato a una certa distanza, in modo da simulare la pioggia che cade di frequente nei luoghi di origine di molte specie di pappagalli. Per un bagno vero e proprio, invece, si utilizzerà una bacinella, posta a terra o sul pavimento della gabbia. Il pappagallo dovrebbe fare il bagno, o queste docce veloci, più volte alla settimana, per togliere la polvere e mantenere il piumaggio pulito e lucido. Alcuni soggetti amano bagnarsi e si divertono anche sotto una doccia o un rubinetto.

PULIZIA DELLA GABBIA E DEGLI ACCESSORI

Un sottile strato di granulato vegetale, come tutolo, truciolo, pellet di legno o di carta, steso sul fondo della gabbia, faciliterà la pulizia quotidiana. La sostituzione quotidiana del fondo sarà ancora più agevole se si porranno dei fogli di giornale alla base e sopra la lettiera. Ogni giorno si cambierà l’acqua da bere, e si svuoteranno tutti i contenitori di cibo e acqua, lavandoli con cura; una volta alla settimana la gabbia, con tutti gli accessori (beverini, mangiatoie, vaschetta per il bagno, posatoi, giocattoli) verrà pulita a fondo, lavandola con acqua e sapone, e sciacquandola bene. Ogni tanto, dopo il lavaggio settimanale, è bene disinfettare la gabbia e gli accessori, risciacquandoli abbondantemente prima di utilizzarli di nuovo.

LONGEVITÀ

I pappagalli, se accuditi e alimentati in modo adeguato, possono arrivare a vivere anche 60 anni, e in molti casi anche di più. È un animale che potrebbe sopravviverci!

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