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COLOMBI
CONSIGLI E CURIOSITà

I colombi sono uccelli granivori per eccellenza. In natura si nutrono di semi che trovano nei campi, integrando la dieta, a seconda della stagione, con bacche, verdura, frutta e piccoli invertebrati. Tenendo inoltre presente che i colombi malvolentieri mangiano i semi spezzati, preferendo quelli interi, l‘alimento base per i colombi in cattività è una miscela di semi interi, bilanciata in modo da assicurare un corretto apporto dei nutrienti durante tutto l’anno. Oltre al mangime in grani, è bene di tanto in tanto somministrare anche della verdura, come lattuga e radicchio, da togliere prima che avvizzisca.

UNO STOMACO D’ACCIAIO

​Il colombo ha uno stomaco che produce dei succhi gastrici molto potenti che gli permettono di digerire facilmente, e in breve tempo, non solo le granaglie, ma anche gusci di lumachine e altri insetti di cui è solito cibarsi in natura.

PASTONCINO

Al contrario di quanto si possa pensare, anche i colombi mangiano il pastoncino! Questo andrebbe somministrato almeno una volta alla settimana durante tutto l’anno, ed ogni giorno nei periodi in cui il fabbisogno di proteine è maggiore, come durante la riproduzione o la muta. ​

GRIT

È molto importante fornire ai colombi del grit, che è una miscela di piccole pietruzze e conchiglie finemente sminuzzate. Le prime fungono da macine all’interno dello stomaco, aiutandolo nella triturazione del cibo, consentendo così una migliore digestione. Le conchiglie vengono invece assorbite dall’organismo, apportando calcio, necessario per un corretto sviluppo e mantenimento delle ossa, oltre che alla formazione dell’uovo durante la riproduzione. Il grit può contenere anche del carbone vegetale, che funziona da regolatore delle funzioni intestinali, assorbendo le fermentazioni in eccesso, dovute ad una alterazione della flora batterica.​

LA VOLIERA

​I colombi sono animali che hanno bisogno di spazio, dato le loro dimensioni corporee e la loro indole. La voliera ideale per una coppia deve avere le dimensioni minime di 1,50 m x 1,50 m. Deve essere attrezzata con appositi beveratoi, e di almeno due mangiatoie per singola coppia, oltre ad un angolo della voliera ben riparato dove riporre il nido. Buona regola è anche quella di disporre delle vaschette con dell’acqua dove i colombi possano fare il bagno. La rete di cui è composta la voliera deve avere una trama non troppo larga, in modo da evitare che i colombi possano scappare o peggio, che altri animali entrino nella gabbia, mettendo a rischio la loro incolumità. Sul fondo della voliera può essere steso uno strato di lettiera, quale tutolo o segatura. Sono consigliate le voliere che prevedono la presenza di una griglia estraibile, da utilizzare durante le operazioni di pulizia.

UNA VERA MACCHINA DA VOLO

I colombi, assieme alle tortore, sono stati i primi uccelli ad essere addomesticati. Inizialmente per nutrirsi; poi come messaggeri in tempo di guerra. I colombi viaggiatori, un tempo impiegati per recapitare messaggi, sono ormai famosi per le gare in cui si sfidano percorrendo centinaia di chilometri, per la felicità dei loro appassionati proprietari. La prima razza di colombi viaggiatori a livello sportivo fu selezionata in Belgio nella pima metà dell’Ottocento. La continua selezione ha trasformato i colombi viaggiatori in vere macchine per volare, capaci di raggiungere una velocità di 80-100 km/h e di percorrere in un giorno distanze di 700-800 km. Sfruttando la naturale propensione al ritorno a casa, i colombi viaggiatori vengono impiegati in competizioni che calcolano la velocità di volo del colombo, misurando la distanza tra il luogo in cui sono liberati e la colombaia, e il tempo impiegato a raggiungerla. Le gare riguardano la velocità con cui i colombi rientrano nella colombaia dopo averli liberati in un determinato luogo. Poiché le colombaie si trovano a distanze diverse dal punto di partenza, il vincitore è colui che avrà viaggiato ad una velocità media superiore agli altri concorrenti. Le gare vengono suddivise in quattro tipologie: velocità (da 100 a 400 km), mezzo fondo (da 300 a 600 km), fondo (oltre 500 km) e maratona (oltre 700 km). ​

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