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CAVIE
CONSIGLI E CURIOSITà

I porcellini d’India, o cavie domestiche, sono animali strettamente erbivori, e in natura si alimentano esclusivamente di alimenti vegetali, ricchi di fibra. Per una corretta alimentazione, il cibo fondamentale è dunque il fieno o un pellet a base di erbe grossolanamente macinate e pressate. A questo si può aggiungere un mix con verdure e cereali, da razionare giornalmente. Fieni ed erbe macinate grossolanamente garantiscono il corretto apporto di fibra anche in senso qualitativo, in quanto le fibre garantiscono la corretta mobilità intestinale della cavia, e la aiutano a mantenere il pareggio dei denti. Problema comune a tutti i roditori, anche nelle cavie si verifica una crescita continua dei denti, e il consumare fibre ha la funzione di abrasione, per mantenere la giusta lunghezza dei denti ed evitare così ogni problema di malocclusione della bocca.

UN’ARANCIA AL GIORNO?

La cavia, non essendo in grado di sintetizzare la vitamina C, deve assumerla attraverso l’alimentazione. E poiché non può essere accumulata nell'organismo, perché quella in eccesso viene eliminata, la vitamina C deve essere assunta giornalmente. Per questo un mangime completo per cavie deve contenere della vitamina C. Le cavie nutrite con diete scarse di vitamina C mostrano sintomi vaghi, poco specifici e quindi difficili da attribuire ad una carenza di questa vitamina, ma che può portare alla morte in poche settimane. Quindi può essere utile utilizzare un apposito integratore ad alto contenuto di vitamina C, da aggiungere al mangime o all'acqua da bere. Per questo fabbisogno di vitamina C, ma anche per diversificare la dieta, è bene mettere a disposizione della cavia della frutta o verdura ricche di questa vitamina, come i peperoni rossi, il cavolo, lo spinacio, l’arancia. La frutta e la verdura devono essere fresche, lavate ed asciugate, e vanno tolte dalla gabbia quando cominciano ad avvizzire. ​

ANIMALE ABITUDINARIO NELL’ALIMENTAZIONE

La cavia è un animale incredibilmente abitudinario nell’alimentazione, tanto che potrebbe rifiutarsi di assaggiare alimenti che non conosce, fino a saltare il pasto se viene cambiata la ciotola del cibo. Per apportare anche un piccolo cambiamento nella sua alimentazione ci si dovrà armare di pazienza, insistendo nel presentargli il cibo nuovo per diversi giorni, prima che questo venga accettato dall’animale. Prendendo confidenza, la cavia prima o poi assaggerà il nuovo alimento. Questo avviene per quanto riguarda la loro indole dominante, ma se si abituano gli animali sin da piccolissimi alla varietà di cibo, di ciotole e accessori, il problema verrà minimizzato, o neppure si presenterà. ​

LA CAVIA COME PET

Docile, affettuosa e socievole, la cavia è molto indicata come animale da compagnia, anche per i bambini. Raramente graffia o morde, ama essere coccolata, e instaura un forte legame col proprietario. Si adatta facilmente alla vita in gabbia, e anche quando viene lasciata libera sarà facile riprenderla. In natura vive in piccoli gruppi, e quindi soffre la solitudine: in cattività è meglio allevarla in compagnia, in piccoli gruppi, di due o tre esemplari, e dedicare ai nostri animali un po’ di tempo e attenzioni tutti i giorni. La cavia è un animale da preda, e quindi per indole è fortemente circospetta e timida, si spaventa con poco e si mette in allarme al minimo segnale di pericolo. È sempre reattiva e pronta alla fuga. Di fronte ad un pericolo, come un rumore improvviso, si immobilizza qualche minuto, prima di fuggire, trascinando con sé anche tutti i suoi simili che, per imitazione, la seguiranno. ​

LA GABBIA

Poiché le cavie amano correre, inseguirsi e giocare, più spaziosa è la gabbia maggiore è il loro confort e più esercizio fisico riescono a fare, con un conseguente migliore benessere fisico. Poiché la cavia non si arrampica e non salta, non è necessario che la gabbia sia chiusa superiormente, a meno che non si voglia proteggere la cavia da qualche animale per lei pericoloso, come cani, gatti, furetti e pappagalli. La gabbia va posta in una zona tranquilla della casa, perché le cavie sono facilmente spaventate dai rumori improvvisi, e lontana da cani, gatti e furetti, perché le cavie si sentono potenziali predatori. Le cavie sono originarie degli altopiani andini, dove la temperatura non sale mai molto di giorno e scende notevolmente la notte. Per questo hanno sviluppato una struttura corporea che permette di non dissipare il calore corporeo, dal caratteristico corpo tozzo, collo corto e arti brevi. Stanno bene in ambienti freschi, ed è quindi da evitare la luce diretta del sole o colpi di calore, dai quali la cavia non riesce a difendersi. Le cavie dovrebbero trascorrere un po’ di tempo tutti i giorni fuori della gabbia, in libertà o in uno spazio adibito alla libera uscita, che provvederemo ad arredare con tubi, rampe e mattoncini per concedere loro un momento di sano divertimento. Il fondo della gabbia, come pure gli eventuali ripiani superiori e scalette che si possono mettere per aumentare lo spazio di movimento, devono essere pieni, non fatti di rete o a sbarre, in modo da evitare che le corte zampe e i delicati piedi dell’animale possano incastrarsi e fratturandosi. Sul fondo della gabbia va posizionata una lettiera, soffice e assorbente, che sarà composta di fieno, fibre di canapa, trucioli, tutolo di mais, carta in pellet, o altro materiale, da sostituire una o due volte la settimana. Per facilitarne la sostituzione è consigliabile mettere dei fogli di giornale sul fondo della gabbia prima di stendere la lettiera. ​

UNA CASA FULL OPTIONAL

Animale molto timido, che si spaventa facilmente, la cavia dovrà trovare un rifugio sicuro ogniqualvolta senta la necessità di difendersi. Nella gabbia andrà quindi posta una casetta chiusa. Qualche legnetto da rosicchiare sarà un sano passatempo per i roditori. La ciotola per il mangime è preferibile che sia di ceramica, in modo che non sia facilmente rovesciabile, e non troppo larga altrimenti la cavia vi entrerebbe sporcando il mangime con le sue feci. Per l’acqua la scelta migliore risultano essere i sifoni a goccia. Le cavie amano giocare con il sifone, soffiando dentro il beccuccio, sporcando però l’acqua con residui di cibo. Molta attenzione dovrà essere rivolta anche al corretto funzionamento del beverino, per evitare che si ostruisca o che possa perdere inzuppando la lettiera. Una volta la settimana la gabbia, con tutti gli accessori, va lavata con acqua e sapone, e asciugata prima di essere nuovamente usata. Almeno una volta al mese, oltre al solito lavaggio, è bene disinfettare gabbia e accessori con un adeguato prodotto, come la varechina o lisoformio, risciacquando abbondantemente. ​

LA TOILETTE PERSONALE

Le cavie si tengono pulite da sole e non hanno bisogno di essere lavate. Si leccano con cura il mantello e si strofinano il muso con le zampe anteriori. Solo in casi di necessità, e se la cavia non è troppo spaventata, si può utilizzare un shampoo delicato per gatti. Dopo il lavaggio, la cavia va asciugata con cura, con un panno e successivamente con un asciugacapelli regolato al minimo, per evitare che si prenda un raffreddore. I mantelli a pelo lungo necessitano di qualche cura in più, e vanno spazzolati di frequente per mantenerli in ordine. È importante tenere regolate le unghie, controllando che non crescano troppo. Questo potrebbe essere dannoso per le zampe. Per tagliarle, si usa un piccolo tronchese usato per i gatti, facendo grande attenzione al punto in cui si recide. Le prime volte è consigliabile farsi aiutare dal veterinario. Anche i denti vanno monitorati, per far sì che siano della lunghezza giusta, che siano pareggiati e in buono stato. Un controllo settimanale vi permetterà di prevenire il problema. ​

SALTI DI GIOIA: POPCORNING!

​Una cavia felice si riconosce subito dal comportamento, che sarà festoso, con gran voglia di giocare, correre e saltare. Veloci e bruschi salti in alto sono segno di grande soddisfazione e di felicità. Questi salti, davvero bizzarri, ricordano lo scoppio dei popcorn, e per questo il comportamento delle cavie viene chiamato “popcorning”.

LONGEVITÀ

La vita media della cavia è di 5-6 anni.​

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